Intanto il 7 ottobre il tribunale di Roma si esprimerà sulla decisione del Gip di Siracusa di disapplicare il decreto dei ministri Urso e Pichetto Fratin
Intervento di Salvo Baio sulla protesta messa in atto due giorni fa all’ingresso di Ortigia dai lavoratori e sindacati dei Chimici per richiamare l’attenzione sulla vicenda Ias.
“Ho letto e riletto la sintesi del documento finale del G7 Agricoltura e mi è sembrato un elenco di buone, e generiche, intenzioni destinate a restare tali se non verranno adottati concreti strumenti e politiche di governo all’altezza delle sfide cruciali dei mutamenti climatici, dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale.
Non mi soffermo sulle iniziative che hanno fatto da cornice al G7 (su cui comunque ho non poche riserve) se non per dire che l’organizzazione nel suo insieme ha retto, anche se in futuro è auspicabile evitare di addensare in Ortigia un così vasto programma espositivo.
Se intervengo con questa mia nota a SiracusaPost è perché voglio stigmatizzare il silenzio della politica sulla protesta cui hanno dato vita i lavoratori dell’Ias.
Qualcuno dei tanti esponenti di governo presenti a Siracusa ha avvicinato i manifestanti per ascoltare le ragioni della protesta? Promettere un interessamento?
Il caso Ias è emblematico del disimpegno della politica e delle istituzioni locali che hanno scelto di sbarazzarsi del depuratore pubblico per dare disco verde alle grandi industrie di dotarsi di propri depuratori e di moltiplicare i punti di scarico a mare.
Da oltre quarant’anni seguo, a vario titolo, le vicende dell’area industriale, ma è la prima volta che avverto con nettezza la sensazione dell’esistenza di un “livello superiore” – di cui fanno parte, ciascuno con le proprie ragioni e le proprie convenienze, le grandi industrie, i sindaci del petrolchimico, pezzi della politica e addirittura del sindacato, la Regione Siciliana, – che ha deciso di dismettere il depuratore consortile, dando generiche assicurazioni di un nuovo posto di lavoro ai dipendenti Ias.
E’ senz’altro vero che l’Ias è stato per molti anni un ente di sottogoverno, gestito da esponenti politici privi di competenze tecniche, fatta qualche rara eccezione.
Nessuno sente la mancanza dei vecchi consigli di amministrazione che hanno lottizzato le assunzioni e nessuno pensa di tornare ai vecchi tempi.
Quel che va fatto è un revamping dell’impianto, con finanziamenti della Regione che ne è proprietaria, per metterlo in condizione di depurare i reflui industriali senza strascichi inquinanti, insieme ad una nuova governance in totale discontinuità col passato.
Chissà se qualche novità in proposito arriverà dal Tribunale di Roma, chiamato a giudicare il prossimo 7 ottobre la legittimità della decisione del Gip di Siracusa di disapplicare il decreto dei ministri Urso e Pichetto Fratin”.
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