Prevede la realizzazione di un’agenzia sociale per la casa con 2 unità di co-alloggio housing alla Graziella in collaborazione con l’Iacp
Il problema abitativo è la più grande emergenza di Siracusa: tanti appartamenti lasciati vuoti dai proprietari che si rifiutano di affittarli nonostante le risorse messe a disposizione dal Comune con “Housing first”, in collaborazione con la Caritas, siano disponibili per le famiglie in difficoltà. QUI IL VIDEO
Da qui il progetto Habitat di cui Siracusa è Comune capofila che ha l’obiettivo di migliorare l’offerta di case in città.
Conclusa la fase del progetto di fattibilità e della pianificazione esecutiva, durata circa un anno, adesso parte la sperimentazione sul campo.
Oggi la presentazione con il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alle Politiche sociali, Conci Carbone, e i rappresentanti dei partner che partecipano al progetto: il Consorzio Sol.Co, la Rete d’imprese sociali siciliane, l’Associazione Isnet, la cooperativa sociale Progetto A e Banca Etica nella veste soggetto investitore.
La sperimentazione è mirata alla fascia grigia della popolazione che non ha i requisiti per avere l’assegnazione di un’alloggio popolare, ma che non ha neanche la possibilità di acquistare o di affittare una casa.
La fase di sperimentazione prevede la realizzazione di un’agenzia sociale per la casa con 2 unità di co-alloggio housing alla Graziella in collaborazione con l’Iacp.
L’obiettivo è quello di elaborare un modello di best practice che si occupi di matchare domanda e offerta, mettendo a sistema il patrimonio immobiliare sia pubblico che privato.
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