Anche gli episodi critici riguardanti gli Odorigeni continuano a diminuire, limitandosi a circa dieci giorni l’anno, concentrati soprattutto in estate
In discesa tutti i parametri inquinanti dell’aria con margini di miglioramento nel biennio 2022/2023, confermando una progressiva riduzione che è in atto da oltre 20 anni.
Questo quanto emerge dal rapporto del Cipa (Associazione consortile per la Protezione dell’Ambiente) che ha presentato, stamane, nella sede della Camera di Commercio del Sud Est, i dati sulla qualità dell’aria a Siracusa.
I dati vengono raccolti da 19 stazioni tra loro interconnesse, gestite dal Cipa, dall’Arpa e dal Libero Consorzio dei Comuni (Ex Provincia).
“Le centraline sono posizionate in coerenza allo studio orografico del territorio in zone industriali, rurali e in prossimità dei centri abitati”: – ha detto il presidente del Cipa Mario Lazzaro che ha presentato il rapporto.
“Questa importante rete interconnessa è caratterizzata da una dotazione strumentale ad elevato livello tecnologico”.
“Nel volume – ha precisato – sono riportate misure che riguardano tutti i parametri cosiddetti “normati” (cioè quelli ritenuti dal legislatore più pericolosi per l’ambiente e per la salute) per i quali la legge individua limiti da non superare, valori di allarme, concentrazioni obiettivo e di informazione.
“Nei nostri rapporti – continua Lazzaro – facciamo attenzione al monitoraggio di tutti questi parametri, in particolare degli Ossidi di Azoto (NOx), per i quali il traffico veicolare costituisce il fattore/causa determinante, dei BTEX che fanno parte dei composti organici volatili, tra i quali figura il benzene che è classificato “cancerogeno” , oggi diminuito del 60% rispetto a 20 anni fa e ampiamente entro i limiti di legge, del particolato (PM10 e PM 2,5) che oggi sappiamo essere il più insidioso per la qualità dell’aria e per la salute umana e che è al di sotto di circa 50% rispetto ai limiti di legge”.
Il volume contiene anche il monitoraggio di alcuni parametri che la legge attuale “non normati” ma che sono importanti perché possono dare luogo a disagi olfattivi.
“Sul tema degli Odorigeni gli episodi critici continuano a diminuire, limitandosi a circa dieci giorni l’anno, concentrati soprattutto in estate e non tutti da addebitare all’attività industriale”: ha riferito Lazzaro.
“Il Cipa – ha concluso – continua a monitorare i ‘non normati’ per contribuire con le ricerche all’obiettivo di ridurre ulteriormente gli episodi di disagio”.
È intervenuta la prof.ssa Selena Sironi del Politecnico di Milano, esperta nazionale in materia di emissioni odorigene che in particolare ha trattato il tema delle innovazioni legislative che sono intervenute recentemente su questa materia con un nuovo regolamento (309 del 2023) da tenere presente nei prossimi anni per gestire al meglio il fenomeno delle emissioni.
Un intervento dedicato ai rapporti tra le tematiche ambientali e la salute è stato curato dalla professoressa Margherita Ferrante dell’Università di Catania Direttore del Registro Tumori di Catania, Messina, Enna, che ha sottolineato come “gli stili di vita giocano un ruolo fondamentale per le patologie tumorali”.
“E importante studiare ed analizzare questa enorme quantità di dati riguardanti le emissioni del nostro territorio industriale – ha detto il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale – Gli importanti investimenti ambientali fatti e che si continuano a fare da parte delle aziende del Polo Industriale consentono oggi di avere un quadro delle emissioni molto migliorato rispetto al passato. Proseguiremo ad impegnarci per un miglioramento continuo tenendo aperto il confronto con il territorio”.
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