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Regolamento per le morosità dei canoni degli alloggi popolari: proposta bocciata

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Primo firmatario Burti con la condivisione dei consiglieri De Simone, La Runa, Marino e Gennuso

Bocciata da parte della maggioranza al consiglio comunale di Siracusa la proposta di  “regolamento per la gestione delle morosità dei canoni degli alloggi popolari”.

A darne notizia sono i consiglieri di opposizione Cosimo Burti (primo firmatario), Damiano De Simone, Salvatore La Runa, Leandro Marino e Luigi Gennuso.

“Era stata presentata ben 13 mesi fa – scrivono in una nota – ed era approdata in aula solo due giorni fa. Ha dato vita ad un confronto in aula nel corso di due sedute, trattandosi di un tema molto importante e delicato.

La proposta – spiegano – aveva un duplice valore: il sostegno ad una realtà come quella degli inquilini degli alloggi popolari, troppe volte trascurati e lasciati senza un valido riferimento sociale e amministrativo e dall’altro il bilancio del Comune, che vede cifre irrisorie negli incassi dei canoni di gestione poiché non dotato di strumenti validi per recuperare in maniera idonea gli importi dagli inquilini assegnatari.

Occorre considerare – proseguono – che sarebbe troppo facile additare come non pagatori i soggetti assegnatari degli alloggi quando lo strumento di rateizzazione delle morosità utilizzato è lo stesso che si applica in linea generale sulle entrate, strumento che impone rate alte e non sostenibili, se non addirittura polizze fideiussorie a garanzia del debito.

Lo strumento da noi proposto – viene illustrato –  teneva conto di fattori consoni a chi con difficoltà ma con grande
dignità porta avanti la famiglia, prevedendo rate minime e lunghe scadenze volte a far uscire dallo status di morosità incolpevole.

Per l’ennesima volta – concludono -abbiamo assunto un ruolo politico propositivo e costruttivo, illudendoci che
chi oggi ha i numeri per governare la città tenesse conto della bontà del provvedimento ma, di fatto, è purtroppo prevalsa l’appartenenza politica, a danno dei soggetti fragili”.

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