L’isola gode del livello di tutela 3: i fabbricati possono essere ristrutturati ma senza cambio di destinazione d’uso
“Ben venga l’idea di trasformare la tonnara della terraferma in un resort. Questo, di fatto, è l’unico modo per salvare un po’ di memoria storica. Lo stesso non possiamo dire per l’isola”.
La precisazione arriva dal presidente di Natura Sicula, Fabio Morreale dopo la notizia circolata sulla vendita a una società, e sull’intenzione di quest’ultima di costruire un resort di lusso.
“L’isola – dichiara Morreale – è un sito di grande valenza naturalistica, iscritto dal 1991 nel Piano regionale di Parchi e riserve.
Ciò significa – spiega – che su tutti i 35 ettari sono in vigore le norme di tutela di una riserva naturale, anche se non è stata ancora istituita, e queste sono già sufficienti a vietare la costruzione del resort.
Inoltre, secondo il Piano Paesaggistico, l’isola gode del livello di tutela 3, il massimo. A seguito di ciò i pochi fabbricati privati, i “Varcarizzu”, a rigor di legge non potranno mai diventare un albergo o un ristorante.
Il Piano Paesaggistico – prosegue – consente la ristrutturazione dei fabbricati ma non il cambio di destinazione d’uso.
Sull’isola poi – aggiunge Morreale – non esistono opere di urbanizzazione: realizzare la rete elettrica, idrica
e fognaria comporterebbe inevitabilmente profondi scavi e gravissimi movimenti di terra, espressamente vietati dal dal Piano Paesaggistico.
Se non bastasse, l’isola è anche una Zona Speciale di Conservazione della Rete Natura 2000”.
Da qui l’annuncio, qualora ce ne fosse bisogno, dell’intenzione di essere pronti a “difendere l’integrità dell’isola e il rispetto delle norme anche nelle sedi giudiziarie”.
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