La politica chiamata ad assumersi le proprie responsabilità, “dettando regole di buon senso”
Dopo i no venuti fuori dalla conferenza dei servizi sulla realizzazione del resort Torre Ognina, registriamo diversi interventi che hanno dato vita ad un animato dibattito. Oggi quello di salvo Baio che pubblichiamo di seguito:
“A proposito del resort di Ognina, Massimo Riili chiede polemicamente agli amministratori se intendono ingessare il territorio o governare lo sviluppo. Prima di lui anche Giovanni Cafeo aveva criticato il rifiuto sbrigativo di un investimento di 140 milioni che avrebbe contribuito allo sviluppo turistico del nostro territorio.
Voglio dire senza ipocrisie come la penso. Da amministratore mi sono sempre attenuto al rispetto dei vincoli, secondo il principio dura lex sed lex. Ciò detto, e in linea generale, condivido l’obiezione di Riili e di Cafeo sulla necessità di frenare gli eccessi di un certa politica vincolistica che non evita al territorio il degrado e blocca iniziative che, se ben orientate e disciplinate, possono invece valorizzarlo.
Le nostre coste come a Ognina sono state massacrate dal cemento e interi abitati sono privi di servizi. Ma questo non fa notizia. A forza di dire no, nessuno investirà a Siracusa.
Ecco perché la politica deve assumersi le proprie responsabilità, dettando regole di buon senso. La buona politica deve essere in grado di coniugare le esigenze di salvaguardia del territorio con quelle dello sviluppo. Credo sia arrivato il tempo di una riflessione di merito a tutto campo”.
.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI