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progetto MedisWet

Restauro ambientale nella Riserva naturale orientata “Saline di Priolo”

Restauro ambientale nella Riserva naturale orientata “Saline di Priolo”

Il progetto prevede il controllo di specie vegetali aliene e l’impianto di specie legnose della flora autoctona

Proseguono gli interventi di restauro ambientale nella Riserva naturale orientata “Saline di Priolo” nell’ambito del progetto MedisWet – Mediterranean Islands Wetlands.

Il progetto, finanziato da Mava Fondation pour la Nature e gestito per Francia e Italia da “Initiative pour les Petites Iles de Méditerranée”,  è finalizzato alla catalogazione di tutte le aree umide naturali e artificiali delle isole del Mediterraneo con una serie di informazioni sintetiche sulla posizione, caratteristiche fisiche e biodiversità.

In Italia il progetto è stato avviato nel 2018 e si è concentrato sulle isole maggiori – Sardegna e Sicilia – con le università di Cagliari e Catania.

La Riserva naturale orientata Saline di Priolo, alla fine del 2020, è stata prescelta come area umida su cui effettuare azioni mirate di restauro ambientale come il controllo di specie vegetali aliene e l’impianto di specie legnose della flora autoctona, pertinenti al sito.

Nei giorni scorsi la responsabile di “Initiative pour les Petites Iles de Méditerranée”, Eva Tankovic, ha effettuato un monitoraggio sullo stato delle azioni già realizzate e quelle previste in futuro nella riserva naturale Saline di Priolo.

In particolar modo sono stati monitorati gli interventi già realizzati come la rimozione di Acacia saligna specie aliena invasiva di aree prescelte e quelli che verranno effettuati nel mese di dicembre che riguardano la piantumazione di specie legnose in massima parte dal vivaio Spinagallo di Cassibile del Dipartimento per lo Sviluppo territoriale e Rurale della Regione Siciliana.

Erano presenti Fabio Cilea, responsabile della riserva naturale per la Lipu, ente gestore dell’area protetta e partner del progetto, il prof. Pietro Minissale dell’Università di Catania insieme con i collaboratori Salvatore Cambria e Gianmarco Tavilla che stanno curando uno studio di dettaglio sulla biodiversità vegetale e la sua gestione, di tutto il sito Natura 2000 Saline di Priolo.

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