I sindacati chiedono confronto con aziende e istituzioni per trovare le possibili soluzioni per poter far continuare le attività industriali in piena sicurezza e sostenibilità
L’Irsap ha revocato a Priolo Servizi l’autorizzazione allo scarico in Ias. Tutte le aziende che attualmente scaricano
nell’impianto consortile tramite Priolo Servizi, non potranno più farlo e, di conseguenza, saranno costrette a fermare le loro attività.
L’allarme arriva dai sindacati regionali e territoriali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil: “Giunge voce che Ias – scrivono in una nota i segretari Giacomo Rota e Fiorenzo Amato, Stefano Trimboli e Alessandro Tripoli, Giuseppe Di Natale e Sebastiano Accolla – dando seguito ai provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa e dal Gip del Tribunale, ha invitato le aziende per il prossimo 29 settembre, nella sede operativa del consorzio, per approfondire le tematiche relative alla tempistica necessaria ad interrompere, in condizioni di sicurezza, il
conferimento dei reflui presso l’impianto consortile.
La riunione – aggiungono – avrebbe lo scopo di definire, con il coinvolgimento delle stesse aziende, un cronoprogramma per l’arresto dei reflui industriali.
I sindacati si dicono fortemente preoccupati perché “questa decisione, se attuata, oltre che determinare problemi ambientali e di sicurezza, comporterà la fermata definitiva degli impianti interessati, con evidenti e drammatiche ricadute occupazionali”
Filctem, Femca, Uiltec ritengono che sia necessario un confronto immediato tra aziende, sindacato e istituzioni “per mettere in evidenza problemi e possibili soluzioni che consentano di poter proseguire con le attività industriali in
piena sicurezza e sostenibilità”.
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