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Ridotti i tempi di attesa nei Pronto soccorso siracusani

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Lo attesta l’analisi degli indicatori sui tempi medi di attesa tra triage e visita e sulla durata di permanenza

Riduzione dei tempi e ad una gestione più efficace dei pazienti nei Pronto soccorso dell’Asp di Siracusa.

Lo attesta l’analisi degli indicatori sui tempi medi di attesa tra triage e visita e sulla durata di permanenza condotta dai Sistemi informatici aziendali diretti da Santo Pettignano e riferita al periodo da gennaio a giugno 2024, con un focus specifico sull’andamento da aprile a giugno.

La durata media complessiva tra triage e prima visita si è attestata a fine giugno in calo rispetto ai mesi precedenti in tutti i Pronto soccorso e cioè su 49,65 minuti all’Umberto I, 8,61 minuti a Noto, 42,47 a Lentini, 24,83 ad Avola e 34,21 minuti ad Augusta.

I tempi medi di permanenza in ore, a giugno, al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa si sono attestati su 5.59 rispetto alle 7,11 ore di media di aprile, 5,59 ad Augusta, 3,97 ore a Lentini, 2,93 ad Avola, 1,49 a Noto.

Così il bed manager dell’Asp di Siracusa Vito Fazzino: “Il mio compito è gestire il sovraffollamento, l’iperafflusso e l’efficienza operativa dei cinque Pronto soccorso.

I dati in miglioramento riscontrati dall’analisi sono tangibili e dovuti soprattutto alle direttive emanate dal direttore generale che hanno permesso, tra l’altro, un aumento dei fast track nei Pronto soccorso, un modello organizzativo che prevede un percorso veloce esteso alle branche di ginecologia, pediatria, oculistica, ortopedia e dermatologia che consente, una volta effettuato il triage, di destinare alcuni pazienti direttamente all’ambulatorio specialistico di riferimento dove lo specialista prende in carico il paziente e, dopo averlo visitato e trattato, può dimetterlo senza che lo stesso torni in Pronto Soccorso.

I codici bianchi poi vengono visitati da un medico della Guardia medica o del Ppi.

A contribuire ad accrescere la fiducia dei pazienti e dei familiari è stata anche la recente introduzione del PS tracking, ovvero il sistema informativo che, attraverso un link accessibile dal cellulare di un parente indicato, permette di conoscere costantemente, previo consenso sulla privacy, condizione clinica e percorso diagnostico del paziente.

Utile, inoltre, l’installazione dei monitor nelle sale di attesa, consultabili anche dal sito web aziendale, che permettono di conoscere in tempo reale la situazione interna al PS per codici di triage.

A migliorare le condizioni operative ha contribuito anche l’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico e oss”.

“Nei mesi passati – dichiara l dirigente medico Carlo Candiano – arrivavamo ad avere 40-45 pazienti in carico al mattino mentre ora di buon mattino ne ho appena 7.

Ciò grazie alle direttive che dettano anche precisi tempi per la conclusione delle procedure, dei ricoveri, dei trasferimenti o delle dimissioni”.

L’infermiera Ambra Nisi: “Il paziente viene trattato e trasferito nel reparto di pertinenza e questa modalità di smistamento aiuta a lavorare meglio sia noi infermieri che i medici e il paziente ne trae giovamento”.

“Tanto c’è ancora da fare per migliorare l’efficienza dei Pronto soccorso – commenta il direttore generale
Alessandro Caltagirone – ma i primi risultati sono evidenti ed è essenziale continuare su questa strada, monitorando costantemente gli esiti e adattando le strategie in base alle necessità, per garantire un servizio di Pronto soccorso sempre più efficiente e di qualità superiore”.

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