Il primo difende la scelta dell’Asp, mentre il secondo reclama “trasparenza e chiarezza”
“La scelta dell’Asp di Siracusa di riordinare e riorganizzare i servizi di Oncoematologia ed Ematologia in provincia è giusta, apprezzabile e condivisibile”.
A dirlo è il deputato regionale di Fi, Riccardo Gennuso.
“Augusta e i pazienti dell’ospedale Muscatello non perderanno nulla in termini di servizi e cure – spiega Gennuso – mentre a Siracusa nascerà un nuovo reparto che avrà l’obiettivo di agevolare le cure per i soggetti fragili che risiedono nella zona montana o nella zona sud della provincia.
Mi è dispiaciuto molto – aggiunge – leggere dichiarazioni allarmistiche e contrarie nei confronti di questa scelta dell’Asp, tra cui quelle dell’Onorevole Luca Cannata che avrà sicuramente malcompreso questa importantissima riorganizzazione.
Una decisione quella dell’Asp – conclude Gennuso – che ha trovato anche la condivisione dell’Ail di Siracusa, Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma, che si augura non vengano posti ostacoli a questa riorganizzazione”.
Immediata la replica del deputato nazionale di FdI, Luca Cannata: “Ho presentato un formale accesso agli atti all’Asp di Siracusa e attendo una risposta chiara e ufficiale al fine di avere la certezza di un potenziamento effettivo dei servizi sanitari sia per Augusta che per Siracusa.
L’obiettivo – insiste – non deve essere però quello di spostare le cure, ma di aumentarle, garantendo piena funzionalità e potenziamento dei servizi sia all’Umberto I di Siracusa sia all’ospedale Muscatello di Augusta in un quadro complessivo di garanzia dei servizi sanitari erogati da tutti i presidi ospedalieri della provincia.
L’Oncoematologia ad Augusta – spiega – deve essere mantenuta e potenziata, perché è un punto di riferimento per un territorio con un’alta incidenza di patologie oncologiche legate alla presenza dell’area industriale. Il diritto alla salute deve essere tutelato senza che nessuna zona venga penalizzata.
Gennuso invece – conclude – impari a rispettare il diritto legittimo alla trasparenza e chiarezza”.
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