Bacchettata anche per l’auspicio espresso dal sindaco Italia sul rinnovo dell’incarico di commissario dell’opera all’ex prefetto del capoluogo, Giusi Scaduto
Risorse aggiuntive per il nuoco ospedale di Siracusa: trovate davvero oppure no?
A porre l’attenzione sulla questione è Salvo Baio che contesta il metodo delle notizie date per interposta persona e che non ha gradito l’endorsement del sindaco Italia sul rinnovo dell’incarico a commissario dell’opera all’ex prefetto del capoluogo aretuseo, Giusi Scaduto.
“Sul nuovo ospedale bisogna essere espliciti: non servono le dichiarazioni improvvisate dei vari esponenti politici, serve che la comunità chieda al governo Schifani garanzie precise sul reperimento dei fondi supplementari (almeno 150 milioni, ma più realisticamente 200) per la realizzazione dell’opera.
Alcuni deputati all’Ars hanno prospettato soluzioni semplicistiche su come integrare (praticamente raddoppiare) il finanziamento occorrente.
Questo modo disordinato di procedere, caratterizzato dalla corsa ad attaccarsi al petto la medaglietta di un presunto merito personale, non porta da nessuna parte.
Stando a quanto riferisce un deputato della maggioranza, il presidente Schifani gli avrebbe assicurato che metterà a disposizione le risorse aggiuntive necessarie.
Questa assicurazione la deve dare Schifani in prima persona, indicando i capitoli di bilancio da cui attingere i fondi e i tempi entro i quali saranno messi a disposizione.
Basta tergiversare: l’ospedale Umberto Primo non ce la fa più a garantire, un po’ per la vetustà della struttura e soprattutto per l’insufficienza di spazi – che costringe il personale sanitario ad una lotta quotidiana per trovare posti letto- a garantire una dignitosa assistenza sanitaria.
Se non si ha chiaro questo presupposto, e ho l’impressione che non sia a tutti chiaro, la soluzione del problema non si avvicinerà di un solo centimetro, tanto più se si procede in ordine sparso.
Il sindaco Italia ha preso per buone le dichiarazioni attribuite al presidente Schifani da un deputato del suo stesso partito. Forse un po’ di cautela sarebbe opportuna.
Se il presidente Schifani è sicuro di garantire la copertura finanziaria dell’opera, lo dica pubblicamente e non per interposto deputato e soprattutto lo dica dopo aver adottato gli atti necessari.
I rapporti istituzionali non funzionano in forma orale, per relata rèfero, neanche in Sicilia.
In passato di fronte a opere cruciali come un ospedale, ci si siedeva intorno ad un tavolo per coordinare le iniziative necessarie per raggiungere l’obiettivo.
La prima iniziativa era quella di coinvolgere la prefettura, in quanto articolazione dello Stato e pertanto dotata dell’autorevolezza necessaria per concordare una strategia unitaria.
L’altro grande problema è la conguità dell’area dove edificare l’ opera. Il nuovo commissario deve dare a tale proposito tutte le garanzie tecniche necessarie prima di mettere la prima pietra. Attenti a non fare pasticci.
P.S. Il sindaco Italia ha espresso pubblicamente l’auspicio che per il rinnovo dell’incarico di commissario per il nuovo ospedale sia confermata la dottoressa Scaduto, trasferita da Siracusa a Lucca.
Non entro nel merito, ma vorrei ricordare che la nomina è di competenza del governo nazionale d’intesa con il presidente della Regione Siciliana. Il sindaco stia al suo posto”.
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