Chiesta la sospensione di tutte le attività dalle 12 alle 16 in caso di allerta-ondate di calore e l’attivazione di tavoli permanenti territoriali
“Gli infortuni mortali e gravi in Sicilia sono oggi in preoccupante crescita. I dati devono indurre un ripensamento radicale delle azioni messe in campo sia dalle istituzioni, sia dalle parti datoriali e sindacali, ciascuno per la propria parte. Noi ci siamo. Altri, no!”.
Cgil e Uil anche a Siracusa come in tutti i capoluoghi di Sicilia hanno dato cita stamattina ad un sit in dinanzi alla Prefettura per chiedere salute e sicurezza nei cantieri, nei capannoni, nei campi e in ogni luogo di lavoro.
Un documento è stato consegnato al prefetto da Roberto Alosi e Ninetta Siragusa in rappresentanza delle due organizzazioni sindacali.
“L’invio di 29 ispettori, per un periodo che va da 2 a 6 mesi, sul territorio siciliano – si legge nel testo – non è risolutivo.
Anche gli organici ispettivi degli Spresal(Servizio prevenzione e sicurezza del Lavoro, ndr), peraltro – prosegue la nota – risultano essere esigui. Eppure svolgono un’importante azione di controllo e verifica sull’applicazione di tutte le misure antinfortunistiche”.
Cgil e Uil ribadiscono, quindi, l’allarme per lo choc termico che può causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore, aumentando il rischio di infortuni.
“Ancora una volta rivendichiamo l’immediata emanazione di un’ordinanza regionale per la sospensione di tutte le attività dalle 12 alle 16 in caso di allerta-ondate di calore, l’attivazione di tavoli permanenti territoriali per il monitoraggio e verifica statistica dell’applicazione normativa delle disposizioni con particolare riferimento alla Cassa integrazione guadagni, il potenziamento delle verifiche sull’attuazione della sorveglianza sanitaria”.
Infine, Cgil e Uil definiscono “fondamentale rafforzare e strutturare un coordinamento permanente, che almeno con cadenza bimestrale si riunisca, in seno all’Osservatorio regionale in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, con la programmazione di azioni in stretto raccordo con gli organismi territoriali”.
“Riteniamo – concludono Cgil e Cisl – che il Coordinamento debba, inoltre, porre in essere ogni iniziativa a valere sulla prevenzione del rischio, attraverso un percorso di partnership, anche con gli enti bilaterali e/o gli organismi paritetici di settore”.
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