Baio sposta l’asse dell’attenzione sulla trasformazione del movimento
Le pagine di cronaca politica di questi ultimi giorni sono occupate dal movimento Lealtà e Condivisione che, dopo 2 assemblee e una terza già programmata, non ha ancora deciso se continuare a sostenere o meno la giunta Italia.
Salvo Baio nell’intervento che segue sposta l’asse dell’attenzione sulla trasformazione del movimento:
“Chissà perché il ping pong tra Lealtà e Condivisione ( L&C) e il sindaco Italia mi ha fatto ritornare in mente “Luci della ribalta”, il famoso film di Chaplin.
Forse perché quello di L&C è un finale opposto a Luci della ribalta, dove la giovane ballerina Terry, dopo aver tentato il suicidio, riconquista, grazie ai buoni consigli del clown Calvero, da protagonista la scena, appunto le luci della ribalta.
L&C invece le spegne e precipita nel buio della ribalta politica, chiudendosi in un silenzio da film muto, per restare in tema.
Eppure quando è nata L&C sprizzava freschezza, una concezione solare della politica, tanta voglia di trasparenza. Tutto l’opposto del silenzio impenetrabile in cui si è trincerata per non far trapelare nientemeno che la decisione della propria assemblea, come fosse il quarto “segreto” di Fatima.
Nell’era dei social, della comunicazione istantanea, i dirigenti di L&C staccano i telefonini per non far sapere ai giornalisti e, cosa ancora più grave, alla propria opinione pubblica ciò che in una libera discussione hanno deciso.
In fondo, la vera notizia è questa – conclude Baio – non se sosterranno o no Francesco Italia alle prossime Amministrative”.
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