Indice puntato contro il partito della Schlein che “assiste in maniera quasi neutrale alla partita, in attesa che quelli del governo raggiungano la quadra”
Le nomine dei direttori genereli della Asp siciliane sta impegnando e non poco il governo regionale. Sul tema interviene con la nota che segue Salvo Baio che oltre ad evidenziare le lotte intestine alla coalizione di centrodestra, evidenzia il silenzio delle opposizioni e in particolare del Pd.
“Sembrava fatta, invece la “magnifica coalizione” guidata da Renato Schifani sulle nomine dei direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali (Asp) è in alto mare.
Il presidente Schifani aveva infatti annunciato che sarebbero state fatte entro il mese di ottobre, ma dentro la coalizione è successo il finimondo fra (e perfino dentro) i partiti, dal momento che non c’è ancora l’accordo su come spartire i vertici delle Asp.
Nulla di nuovo dalle parti del governo regionale rispetto al passato: le nomine di sottogoverno non sono mai state un pranzo di gala e la sanità è stata sempre considerata un grande serbatoio elettorale.
Non stupisce pertanto che tra le forze politiche ci sia un braccio di ferro sulla scelta dei manager che dovranno dirigere ospedali e servizi assistenziali territoriali.
Ma la “guerra” delle nomine è solo all’inizio, perchè dopo i direttori generali sarà la volta dei direttori amministrativi e dei direttori sanitari (la cui selezione è ancora in itinere) i quali non saranno certamente scelti dalla fata Morgana.
La cosa che più colpisce di questa vicenda è il silenzio che la circonda. Tutto avviene nelle segrete stanze del settecentesco Palazzo d’Orléans e tra i volponi che rappresentano i partiti della coalizione di governo, cui si è aggiunto Totò Cuffaro, che viene descritto come molto attivo.
E del resto chi meglio di lui può districarsi, per l’esperienza accumulata, nella selva del sottogoverno della sanità?
Di questo silenzio il più assordante è quello delle opposizioni e del Pd in particolare, il quale a livello nazionale sta facendo una sacrosanta battaglia per arrestare il declino della sanità pubblica.
Ma evidentemente l’eco di questa battaglia non è ancora arrivata a Palermo dove il partito della Schlein sembra assistere in maniera quasi neutrale alla partita, in attesa che quelli del governo raggiungano la quadra.
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