La Patrona siracusana torna per le strade della città dopo due anni di stop a causa della pandemia
Il primo dei momenti clou della Festa di Santa Lucia a Siracusa è arrivato.
Alle 15,30 l’uscita del Simulacro dalla Cattedrale sul sagrato per il primo contatto con i tanti fedeli fuori dal Duomo.
Un momento, come sempre, emozionante, vissuto con grande fede.
Portato a spalla dai 48 berretti verdi e precedeuto dalle Reliquie il saluto, una volta raggiunto il centro della piazza, dall ‘arcivescovo, Francesco Lomanto, che dal balcone centrale, pronuncerà il suo discorso come sempre portatore di un messaggio sociale.
L’arcivescovo ha invitato tutti, aldilà dei tanti problemi attuali (strascichi della pandemia, guerra in Ucraina, aumento esponenziale dell’energia), che stanno mettendo in gravi difficoltà cittadini e imprese, ad affidarsi, come fece SantaLucia, alla fede in Dio, così come ha fatto nel corso della sua breve esistenza terrena Santa Lucia.
Quindi, tra due ali di folla e al grido di “Sarausana jè”, la statua della Santa Patrona siracusana comincerà il suo tradizionale percorso che la porterà, non prima delle 21,30, alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, nel quartiere della Borgata.
Al suo arrivo la celebrazione della messa dal parroco della parrocchia di Santa Lucia, Fra’ Daniele Cugnata.
Ricordiamo che a salvaguardia delle pubblica incolumità è stata emanata inoltre un’ordinanza che prevede il divieto assoluto nei luoghi interessati dalla processione, in piazza Santa Lucia e in Ortigia, della vendita di alcolici ed altre bevande dalle 13 in poi consentendo la somministrazione soltanto con bicchieri in carta o in plastica all’interno degli esercizi commerciali.
Divieto di vendita e di spari di ogni tipo e genere di prodotti pirici dalle 13 sino al termine dell’evento sia per giorno 13 che per giorno 20.
Previste sanzioni da 25 a 500 euro per chi viola l’ordinanza.
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