Appello dell’arcivescovo Lomanto a “dire no al male e alla prepotenza e a tornare ad educare le coscienze”
Piazza Duomo gremita oggi pomeriggio per accogliere il simulacro di santa Lucia nel giorno della sua festa.
Puntuale alle 15,30 l’uscita dalla cattedrale, accolto da un lungo applauso e del grido “Sarausana je”, a reclamare le origini siracusane della Santa della Luce.
Poi il discorso dell’arcivescovo Fancesco Lomanto dal balcone dell’arcivescovado, che ha ripreso alcuni passaggi della lettera inviatagli da Papa Francesco in occasione del ritono del corpodi Santa Lucia a Siracusa.
Questo il testo integrale:
“Carissime sorelle e carissimi fratelli, ancora una volta il Signore ci dà la gioia di festeggiare Santa Lucia nella fede di Gesù, che è la vera luce del mondo.
La nostra gioia è ancora più grande per la lettera che Papa Francesco ha scritto a me per tutta la Chiesa siracusana, e quindi per tutti noi, avendo saputo del grande evento che stiamo celebrando al culmine dell’Anno Luciano, accogliendo – domani per la terza volta negli ultimi 20 anni – le Sacre Reliquie del Corpo di Santa Lucia.
Papa Francesco – esaltando la testimonianza di Lucia che ha brillato prima nella nostra Siracusa e, poi, in tutto il mondo – ci ha donato importanti parole di speranza per la nostra Città, per la nostra Chiesa Siracusana e per il mondo intero.
Papa Francesco – soffermandosi sull’immagine della statua di Santa Lucia che portiamo in processione – ha esaltato il genio e il carisma femminile con queste parole: «Il simulacro della vostra Patrona, se lo osservate bene, esprime vigorosamente la dignità e la capacità di guardare lontano, che le donne cristiane portano anche oggi al centro della vita sociale, non lasciando che alcun potere mondano rinchiuda la loro testimonianza nell’invisibilità e nel silenzio. Abbiamo bisogno del lavoro e della parola femminile in una Chiesa in uscita, che sia lievito e luce nella cultura e nella convivenza».
Carissimi Fratelli e Sorelle, non smettiamo di guardare lontano con lo sguardo della speranza, con il coraggio della carità, con la forza della fede che insieme a Santa Lucia professiamo in Gesù Cristo che viene nella nostra vita.
Papa Francesco scrive: «Stringersi attorno a una Santa […] significa avere visto la vita manifestarsi e scegliere ormai la parte della luce. Essere persone limpide, trasparenti, sincere; comunicare con gli altri in modo aperto, chiaro, rispettoso; uscire dalle ambiguità di vita e dalle connivenze criminali; non temere le difficoltà. Mai stanchiamoci di educare bambine e bambini, adolescenti e adulti – a cominciare da noi stessi – ad ascoltare il cuore, a riconoscere i testimoni, a coltivare il senso critico, a obbedire alla coscienza».
Le Parole di Papa Francesco sono per tutti un monito a non ripiegarci in noi stessi, a non cedere alla tentazione dello sconforto, a scegliere sempre il bene nella forma e nella sostanza, senza dare mai neanche il più piccolo spazio al male, rigettando ingiustizie e iniquità. Dire no al male e alla prepotenza, vuole dire guadare e agire con gli occhi benevoli e purificati dalle lacrime.
In questi giorni Siracusa piange per l’efferato delitto accaduto con inaudita violenza nelle strade della nostra Città. Siracusa piange col sangue versato da Santa Lucia, con le Lacrime della Madonna, ma anche col dolore delle mamme e dei papà che inermi vedono l’inutile e disumana violenza. Dobbiamo ritornare ad educare le coscienze, per non cadere nell’inganno dell’apparenza e della vacuità che tante volte, purtroppo, ci vengono propinate dalle pubblicità menzognere, ingannevoli e senza morale, presentando modelli vuoti e devianti, che fanno paurosamente breccia nelle scelte di molti.
«Il martirio di Santa Lucia – scrive Papa Francesco – ci educhi al pianto, alla compassione e alla tenerezza: sono virtù confermate dalle Lacrime della Madonna a Siracusa. Sono virtù non solo cristiane, ma anche politiche. Rappresentano la vera forza che edifica la città. Ci ridanno occhi per vedere, quella vista che l’insensibilità ci fa perdere drammaticamente. E come è importante pregare perché guariscano i nostri occhi!».
Carissime sorelle e carissimi fratelli, in questi giorni approfondiremo ancora i contenuti della lettera di Papa Francesco il quale, come Pastore della Chiesa Universale, ci indica la via da seguire, guardando al martiro di Santa Lucia e alle Lacrime della Madonna.
Con Papa Francesco, anch’io benedico di cuore ciascuno di voi, benedico le nostre città e la nostra Chiesa siracusana, affinché il Signore ci doni occhi puri e cuore nuovo per costruire la civiltà del bene e della pace”.
Dopo il discorso e la benedizione, via alla processione, seguendo il tradizionale itinerario per concludersi alla Basilica della Borgata.
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