“Segna un irreversibile cambio di passo culturale che investe in pieno il nostro assetto industriale”
“Trentasei mesi di tempo, questo l’arco temporale massimo concesso dalla Corte Costituzionale, per adempiere scrupolosamente a tutte le prescrizioni imposte, pena la chiusura dell’Ias, sotto sequestro dal 13 maggio 2022, e il conseguente spegnimento degli impianti industriali”.
Il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi sintetizza lo scenario che si prospetta dopo la sentenza 104/2024 della Corte costituzionale.
Questa richiama, fra gli altri, gli artt. 9 e 41 della Costituzione che introducono fra i limiti invalicabili alla libera attività economica “ i danni alla salute e all’ambiente”.
“Un messaggio molto chiaro – commenta Alosi – che segna un irreversibile cambio di passo culturale che investe
in pieno il nostro assetto industriale, rispetto al quale occorre accelerare processi di bonifica, ammodernamento tecnologico, applicazione rigorosa di prescrizioni e progettazione seria e misurabile di azioni volte alla trasformazione industriale in vista di un graduale e progressivo processo di decarbonizzazione”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI