Il ritrovamento dopo i colloqui di alcuni detenuti con i loro parenti
Cinque telefonini, due microcellulari e tre smartphone, sono stati trovati dagli agenti di polizia penitenziaria all’interno del carcere di Augusta.
Dalla prima ricostruzione emerge che il controllo è avvenuto dopo il colloquio tra alcuni detenuti e i loro familiari.
È stato scoperto che uno dei reclusi aveva nascosto due microcellulari, uniti con del nastro adesivo, sotto le maniche della sua maglia e legati al braccio con un elastico.
E sarebbe stato un parente a darglieli e questi, una volta identificato, è stato denunciato alla Procura.
Successivamente, gli agenti hanno trovato, in possesso di altri detenuti, nelle loror celle, tre smartphone di ultima generazione.
I dispositivi erano nascosti in fori scavati nel muro e ricoperti con un impasto di stucchi.
Non è la prima volta che all’interno degli istituii penitenziari vengono trovati smartphone.
Lo scorso 10 marzo, durante un blitz della polizia penitenziaria del carcere di Augusta erano stati trovati e sequestrati 4 smartphone, un microtelefonino, diverse schede telefoniche, caricabatterie e droga a disposizione di detenuti.
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