Baio sollecita risposte precise sulla progettazione per la Borgata e sull’impianto di sollevamento dei reflui urbani di contrada Fusco
Il programma degli interventi sulla rete idrica di Siracusa al centro di un nuovo intervento dell’esponente del Pd, Salvo Baio, che torna a sollecitare risposte precise all’assessore Gradenigo, ponendo quesiti sulle problematiche della Borgata e sull’impianto di sollevamento dei reflui urbani di contrada Fusco:
“Avevo chiesto all’assessore Gradenigo di spiegare all’opinione pubblica perché in piena estate con un caldo torrido di oltre 40 gradi, alcune zone della Borgata fossero rimaste senza acqua, ma le sue risposte, spiace dirlo, sono state evasive.
L’assessore Gradenigo, per rispetto dell’incarico istituzionale che ricopre, avrebbe dovuto chiarire se in base al bando di gara il rifacimento della rete idrica di via Trapani e dintorni spetta alla Siam o al Comune.
A domanda semplice, risposta semplice. Risposta che l’assessore non ha dato, trincerandosi dietro una cortina fumogena di false allusioni personali, di spiegazioni fuorvianti nel tentativo affannoso di nascondere che, salvo che la Borgata non faccia più parte del territorio siracusano, spettava al Comune farsi carico di ripristinare l’erogazione dell’acqua, assicurando, come è suo dovere, un servizio primario ai cittadini.
Questa è la pura e semplice verità dei fatti, che l’esponente della Giunta non è stato in grado di confutare.
L’assessore Gradenigo dice che il nuovo bando di gara prevede 1,5 milione in più per anno per “progettazioni come quella della Borgata e inserite in uno specifico programma di interventi”. Non è così. Nello “specifico programma di interventi” (allegato 9 del bando) tra i nove interventi elencati, quello della Borgata non c’è. Non c’è.
Il programma degli interventi contiene un’altra grave incongruenza. Mi riferisco all’intervento numero nove, il cui obiettivo è “l’adeguamento e messa a norma dell’impianto di sollevamento dei reflui urbani di contrada Fusco”.
Stiamo parlando di un impianto da tempo sotto sequestro della magistratura in quanto non a norma e sul quale è in corso un procedimento giudiziario.
Come risulta dall’allegato 9, è stato redatto dalla Siam un progetto per superare le criticità, in particolare il contenimento dell’acqua in ingresso “in occasione di importanti eventi meteorici”.
Questo obiettivo, per le ragioni prima dette, dovrebbe essere assolutamente prioritario, anche per dimostrare al giudice di aver preso nella dovuta considerazione i suoi rilievi sulle criticità dell’impianto in questione.
Invece l’Amministrazione di cui fa parte l’assessore Gradenigo l’ha messo all’ultimo posto, prevedendone l’esecuzione addirittura nel terzo anno. Ricordo che la durata della concessione è di due anni, con l’opzione per un eventuale terzo anno.
Inoltre, salvo che non mi sbagli visto che non sono un tecnico, nella descrizione dell’intervento si parla di opere civili, ma non di quelle elettriche. Se è così, c’è da mettersi le mani nei capelli.
Sul piano personale, all’assessore Gradenigo dico che, se è a conoscenza dell’esistenza di “lapalissiani conflitti di interessi diretti o indiretti”, riguardanti, a suo dire, il rapporto con la Siam, ha il dovere etico di fare nomi e cognomi, indicando fatti e circostanze a sostegno delle sue avventate e infondate affermazioni. Se non lo fa, dimostra scarsa credibilità e di non avere gli attributi”.
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