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Servizio idrico in provincia di Siracusa: l’equilibrio tra parte pubblica e privata all’interno di AretusAcque

servizio idrico

Salvo Baio spiega la composizione degli organi di gestione della società che si è aggiudicata la gara

Salvo Baio analizza gli organi di gestione della società che gestirà il servizio idirco nel Siracusano per i prossimi 30 anni, soffermandosi sui rischi connessi alle ingerenze della politica.

“AretusAcque è la società mista pubblico-privata che dovrà gestire il servizio idrico dei comuni della provincia di Siracusa, fatta eccezione per Buscemi e Cassaro.

I soci pubblici sono i comuni, rappresentati dai sindaci;  socio privato, scelto a seguito di una complessa, ma ben gestita, gara pubblica, è il raggruppamento temporaneo d’impresa formato da Acea Molise e Cogen.

La gara ha un valore di un miliardo e duecento milioni e una durata di trent’anni. I compiti di AretusAcque sono enormi se solo si pensa che dovrà gestire oltre tremila  chilometri tra rete idrica e rete fognaria, realizzare un efficiente sistema di depurazione, installare decine di migliaia di contatori, attivare un corretto sistema di riscossione.

Chi  gestirà la società? In base allo statuto, gli organi di gestione sono tre: l’Assemblea, il Consiglio di gestione (CdG) e il Consiglio di sorveglianza (CdS).

ASSEMBLEA. L’assemblea è l’ organo di indirizzo ed è formata dai soci pubblici, cioè dai sindaci o anche (credo) dai loro delegati. Il suo compito più rilevante riguarda la nomina del Consiglio di sorveglianza, organo che rappresenta la parte pubblica. L’Assemblea è presieduta, chissà perchè, dal presidente del Consiglio di gestione.

CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA. E’ formato da cinque componenti, tra cui il presidente, tutti espressione della politica, anche se due di loro devono essere iscritti nel registro dei revisori contabili.

Il Consiglio di sorveglianza viene eletto sulla base di liste presentate da azionisti pubblici, per cui è probabile che si formino aggregazioni varie, più o meno a somiglianza dello schema che si profila per l’elezione del presidente del Libero consorzio.

Speriamo che la politica domestica non trasformi  AretusAcque in un carrozzone politico. Purtroppo nella società mista il rischio che la parte pubblica si intrometta nella sfera di competenza del CdG o faccia indebite pressioni esiste. E’ il suo tallone d’Achille.

Dico questo alla luce del fatto (che è sotto gli occhi di chi vuol vedere) che si sta sempre più consolidando nel nostro panorama politico la formazione di un gruppo di potere trasversale che nessuno contrasta apertamente.

Questo gruppo  ha nell’Mpa e nel cosiddetto “civismo”, tanto enfatizzato dal sindaco Italia, l’asse centrale, ma al bisogno può contare anche su forze minori, pronte a dare una mano.

Anche pezzi del centrodestra, con l’eccezione di FdI, sono tra color che son sospesi, in attesa di far parte in qualche modo della comitiva.  Basti ricordare che a favore della candidatura di Michelangelo Giansiracusa si sono dichiarati la Lega, l’Mpa, la DC.

Da notare che il presidente del CdS può partecipare alle riunioni del Consiglio di gestione.

Il Consiglio di sorveglianza, che ha anche il compito di nominare la società incaricata del controllo contabile della gestione societaria, vigila sul rispetto della legge e dello statuto con particolare riferimento al rispetto dei principi di correttezza amministrativa, all’adeguatezza dell’assetto organizzativo e contabile, al concreto funzionamento della società, eccetera. Il CdS approva (cosa molto importante) il bilancio di esercizio.

CONSIGLIO DI GESTIONE.  E’ il riservato dominio del socio privato. E’ formato da tre componenti (due uomini e una donna o viceversa), tra cui il presidente, che vengono nominati dal Consiglio di sorveglianza su proposta del socio privato.

Il CdS non può  sindacare le proposte del socio privato, se non in caso di accertata mancanza dei requisiti di onorabilità e professionalità di uno o più componenti.

Al CdG spetta la gestione esclusiva  della società (progettazione, costruzione e gestione di impianti connessi al ciclo integrale delle acque;  gestione di impianti di potabilizzazione, depurazione e smaltimento delle acque reflue; manutenzione straordinaria e ordinaria della rete idrica e fognaria; gestione del laboratorio di analisi cliniche e microbiologiche; bollettazione, accertamento e riscossione tariffe, eccetera).

Il successo di AretusAcque, per il quale dobbiamo tutti sperare viste le condizioni in cui si trova il nostro sistema idrico,  dipenderà fondamentalmente dalle capacità professionali del management di Acea Molise e di Cogen, del direttore generale della società, qualora il CdG lo nomini, e dalla correttezza della politica”.

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