Allo studio uno schema di regolamentazione per gli orari di somministrazione di bevande alcooliche e per gli intrattenimenti musicali
Uno schema di regolamentazione per la disciplina degli orari di somministrazione di bevande alcooliche, così come delle modalità di svolgimento degli intrattenimenti musicali e che preveda, nel contempo, sanzioni adeguate in caso di violazioni.
Questo quanto è allo studio della Prefettura per riportare la sicurezza a Marzamemi e che potrebbe essere proposto agli Comuni costieri della provincia.
Il tema della sicurezza urbana a Marzamemi e Pachino al centro di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal Prefetto Giusi Scaduto, cui hanno partecipato il sindaco di Pachino, Carmela Petralito, il Questore, Benedetto Sanna, i Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Col. Gabriele Barecchia e Col. Lucio Vaccaro.
Il sindaco di Pachino ha evidenziato di aver già avviato una proficua collaborazione con gli operatori economici del borgo di Marzamemi, che ha portato alla sottoscrizione di un codice di autoregolamentazione con cui s’impegnano a contribuire concretamente per il rispetto delle leggi e dei regolamenti.
Il primo cittadino ha, inoltre, illustrato gli ulteriori provvedimenti che l’amministrazione intende adottare in materia di raccolta differenziata dei rifiuti e riscossione dei tributi.
Ancora, è in fase avanzata una convenzione con il Comune di Noto, nel cui territorio ricade parte di Marzamemi, per disciplinare i servizi congiunti delle rispettive Polizie locali e valutare l’installazione di varchi anche in previsione del possibile contingentamento degli accessi, inn considerazione delle ridotte dimensioni del borgo.
A margine della riunione, il Prefetto ha ricevuto il presidente di Confcommercio Siracusa, che ha assicurato il sostegno della categoria per tutte le iniziative idonee a garantire una cornice di sicurezza
“L’obiettivo comune – ha, infatti, concluso il Prefetto – non può e non deve essere quello di militarizzare il territorio, né di spostare le criticità da un’area all’altra della provincia.
Un’azione coordinata e condivisa del pubblico e del privato ha come traguardo ultimo un’offerta di qualità per residenti e turisti, la prevenzione di fatti che suscitano allarme sociale e la partecipazione attiva degli operatori economici alla sicurezza urbana, quale bene comune irrinunciabile“.
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