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ieri sera

Siracusa accoglie una giovane donna e la sua bimba, ucraine in fuga dalla guerra VIDEO

La mamma e la sua bimba saranno ospitate nell’abitazione di Margherita che ha preparato per loro tutto il necessario per sentirsi come a casa

Un lungo e faticoso viaggio ha portato ieri sera a Siracusa una giovane donna e la figlia di 8 anni, ucraine di Kharkov, in fuga dalla guerra.

Natalia e Ania, questi i loro nomi, sono arrivate in aereo da Varsavia all’aeroporto di Catania e un transfer le ha portate fino al piazzale della stazione ferroviaria di Siracusa, dove ad accoglierle hanno trovato i rappresentanti delle tante associazioni (Croce Rossa,  Anc, Arché, Siulp, Carovana dei clown) che, capitanate dalla Consulta civica di Damiano De Simone, hanno  messo in moto una efficace macchina della solidarietà.

Un applauso, carico di emozione, le ha accolte appena scese dall’auto: emozione palpabile sui volti e negli occhi di tutti.

Per la piccola e per sua madre dei doni e, in particolare per la piccola i palloncini e le bolle di sapone dei clown, per entrambe tanta umanità e tanta voglia di farle sentire parte di una comunità accogliente, che per qualche tempo cercherà di farle sentire come a casa propria.

Natalia appare forte e si sforza di esserlo soprattutto per la sua piccola, ma si capisce anche da quello che ci dice, che ha ben impresso nella mente il suono delle sirene, il fragore dei bombardamenti e l’immagine della sua casa devastata.

Alla sua piccola Ania ha raccontato, con parole rassicuranti, di un viaggio all’estero per qualche tempo, in attesa di tornare di nuovo in Ucraina.

E’ fiduciosa anche se mantiene nel suo cuore la preoccupazione forte per i suoi genitori rimasti nel suo Paese, un Paese ferito ma che non si arrende.

Durante la permanenza a Siracusa mamma e figlia saranno ospitate in casa di Margherita che, con grande cuore, ha aperto loro le porte della sua abitazione del suo cuore.

Salutandoci, questa giovane donna ripete, quasi come un mantra per darsi forza, in lingua ucraina “Andrà tutto bene” e noi come lei lo speriamo e lo auguriamo a lei e alla sua bambina così come a tutto il popolo ucraino.

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