Siracusa è stata la sede nel 1991 del congresso nazionale e nel 2004 di quello europeo. A vent’anni di distanza arriva adesso il congresso mondiale
Siracusa per 5 giorni sarà capitale del turismo: dal 21 al 26 gennaio si ritroveranno nel capoluogo aretuseo circa 300 guide turistiche provenienti da 45 Paesi per partecipare al 20° congresso mondiale di categoria.
Hanno presentato l’evento l’assessore al Turismo, Fabio Granata, i rappresentanti dell’Associazione guide turistiche Siracusa, Carlo Castello, Donatella Minardi, Elisa Ottaviano e Valeria Pennesi.
Questo obiettivo che affonda le sue radici ben 5 anni fa con la prima candidatura quando Siracusa arrivò seconda. Poi la seconda candidatura nel 2022 a Madrid dove il capoluogo aretuseo arriva alla short list con altri 4 Paesi e vince.
Ma non è la prima volta che Siracusa ospita questo genere di eventi: come ha tenuto a ricordare Carlo Castello, presidente delle guide turistiche, Siracusa è stata la sede nel 1991 del congresso nazionale e nel 2004 di quello europeo. A vent’anni di distanza arriva adesso il congresso mondiale.
Questo evento servirà alle guide turistiche per eleggere i propri organismi, ma anche per fare una full immersion nel patrimonio materiale ed immateriale di tutta la Sicilia con un focus principale su Siracusa.
Le guide turistiche stanno partecipando già oggi al un pre-tour nell’area di Taormina, Gianrdini Naxos e all’Etna.
Domenica alle 19 l’inaugurazione al Teatro Massimo dove si terranno una serie di appuntamenti di approfondimento.
Cineturismo, OverTursimo e Turismo delle radici i tre temi trainanti del congresso al quale prenderanno parte anche l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, Daniele Malfitana direttore della Scuola di specializzazione in Archeologia, Maria Francesca Corrao, ordinario di Lingua e letteratura araba alla Luiss e il nutrizionista Giorgio Calabrese.
Seguirà un post-tour a Palermo, Monreale, Segesta e Agrigento.
Le guide turistiche siciliane accompagneranno i loro colleghi stranieri alla scoperta di Siracusa e della Sicilia in tutti i suoi aspetti di qualità, da quello paesaggistico a quello archeologico, da quello culturale e quello enogastronomico.
Da evidenziare, infine, il coinvolgimento di albergatori, ristoratori e altri operatori a tutto vantaggio del territorio in un periodo di bassa stagione come quello attuale.
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