Contestualmente è stata inauguratala sede di Palazzo Impellizzeri dopo la conclusione degli interventi di restauro
“Siracusa sempre più città universitaria”: è stato ripetuto più volte questa mattina nel corso della presentazione del nuovo corso in Scienze Infermieristiche e della contestuale inaugurazione delle sede di Palazzo Impellizzeri dopo la conclusione dei lavori di restauro.
A fare gli onori di casa il rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo e il sindaco, Francesco Italia. Insieme a loro l’assessore alla Cultura Fabio Granata e il commissario straordinario dell’Asp, Alessandro Caltagirone.
“L’università c’è per restare – ha tenuto a dire il rettore – lo dimastrano gli investimenti operati dall’ateneo a Siracusa con 1,2 milioni per il restauro di Palazzo Impellizzeri e il finanziamento di 9 milioni ottenuti per la riqualificazione della Caserma Abela.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Italia: “Abbiamo mantenuto gli impegni presi con i giovani di questa città”.
Analoga soddisfazione da parte dell’assessore Granata che ha ricordato l’inizio dell’altro corso sulla gestione del turismo culturale e gli altri corsi già attivi, quello in Beni culturali, Architettura e la Scuola di Archeologia.
Per il commissario dell’Asp, Caltagirone l’attivazione di questo corso va nella direzione di anticipare la presumibile carenza di infermieri che potrebbe palesarsi tra qualche anno: “In provincia di Siracusa abbiamo 1.350 infermieri con una età media di 58 anni.
Con questo corso, possiamo dire che stiamo giocando d’anticipo, anche in considerazione delle strutture sanitarie di prossimità che saranno attivate da dicembre 2026 in ossequio alle scadenze previste dal Pnrr”.
Il corso di laurea in Infermieristica accoglierà al primo anno 100 studenti ed è parte della programmazione universitaria nazionale.
Inserito nel Piano Strategico dell’ateneo catanese 2022-26, esso ambisce negli anni a soddisfare la domanda di infermieri del territorio provinciale.
Le lezioni saranno tenute a Villa Reimann e con l’attività pratica che sarà svolta nei reparti dell’Umberto I e nei luoghi di cura.
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