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Siracusa destinazione top per i turisti inglesi dopo l’articolo di The Times

siracusa

Numerose le prenotazioni di soggiorno arrivate anche da tour operator britannici

“I would like to stay in your wonderful city” (gradirei soggiornare nella vostra meravigliosa città).

È una delle tante richieste provenienti dal Regno Unito, indirizzata agli alberghi di Siracusa. Tutto avviene a poche settimane dalla pubblicazione del report di Charles Pring, giornalista del “The Times” il quale, attraverso un resoconto minuzioso ha descritto “Siracusa la più bella città della Sicilia”.

A raccontarlo è Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa, che aggiunge: “Gli apprezzamenti riportati da Pring si sono trasformati da parte di molti inglesi in copiose prenotazioni finalizzate a soggiornare a Siracusa, già da quest’anno. Richieste di camere stanno arrivando persino da nuovi tour operator britannici.

Nel corso del 2024 – spiega Rosano – i pernottamenti stranieri provenienti del Regno Unito, nella nostra città, sono stati 80.820, piazzandosi al terzo posto, dopo Usa e Francia: trattasi, perlopiù, di turisti alto-spendenti di fascia medio-alta-alta, che pernottano non meno di 3/4 notti”.

Rosano aggiunge: “Le parole di Pring però non hanno inorgoglito tutti i siracusani. Una minoranza, spiazzata (e irritata?), ha colto l’occasione per elencare i mali endemici che assillano la nostra città: viabilità, traffico caotico, assenza di parcheggi, scarsi trasporti urbani, rifiuti, ecc.

Se non vogliamo la città invasa dalle auto, occorrono parcheggi scambiatori allacciati a navette con frequenza e orari certi: questo si può fare a breve.

Il regolare ritiro dei rifiuti dipende da una idonea governance e pure dalla civiltà di noi cittadini: risolvibile con la migliore gestione e sanzione agli irrispettosi.

Siracusa ha intrapreso un percorso turistico di grande spessore e continua ad esercitare un’attrazione irresistibile, divenendo un sostanziale portatore di benessere economico e di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani. Esiti da non compromettere».

Per Rosano “la narrazione di Pring su The Times dovrebbe servire da stimolo per avviare un dibattito tecnico-politico negli ambienti più inclini a dare soluzioni su come ottimizzare i servizi a cittadini e turisti, inceppati nella stagnazione, per proiettare Siracusa a divenire una eccellente destinazione turistica destagionalizzata

Lo scopo – conclude – è di adottare una condivisa politica di turismo sostenibile, non invasivo, che reagisca alla mortificazione di Ortigia, attraverso regole e doveri tesi al rispetto dell’ambiente e del patrimonio culturale sia per turisti sia per i residenti”..

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