Il presidente oltre che assessore alla Cultura ripercorre quanto già fatto a dispetto dei “giochetti stucchevoli” messi in atto
“Confermo con forza il sostegno della mia comunità politica a Francesco Italia, a dispetto di chi ha iniziato le proprie piccole campagne elettorali senza avere alcun riguardo per la città e per la fase delicata che attraversa. Ci aspettano due anni di duro lavoro nei quali saranno più chiari a tutti gli obiettivi raggiunti e gli schieramenti in campo”.
Così Fanio Granata, presidente del movimento Oltre e assessore alla Cultura del Comune di Siracusa rinnova l’appoggio al sindaco Francesco Italia, non senza aver ripercorso gli ultimi accadimenti: “Una parte dell’arcipelago Pd e Italia Viva, hanno preso le distanze da Francesco Italia e dalla nostra amministrazione. Le motivazioni ufficiali sono tanto formali quanto strumentali, oltre a risultare incomprensibili ai cittadini.
Ricordo a me stesso – scrive Granata – che l’ amministrazione Italia nacque da un Patto civico e programmatico tra i 4 candidati a Sindaco alternativi a un centrodestra privo di Identità politica e mal rappresentato e paradossalmente sostenuto al ballottaggio da buona parte degli stessi ambienti che oggi dichiarano la propria distanza da Francesco Italia.
Ma il primo vulnus al Patto per la Città è stato senz’altro determinato dalle dimissioni di Fabio Moschella e di Giovanni Randazzo, poiché da quel momento la coalizione civica è diventata gradualmente potenziale preda di giochetti stucchevoli e di antichi rituali che hanno provocato un rallentamento di quel processo di cambiamento che ha comunque già intaccato santuari e interessi che apparivano eterni.
Pierpaolo Coppa prima e Andrea Buccheri adesso, valorosi colleghi di giunta con tessera Pd, hanno frantumato una storia infinita che ha riguardato la gestione dei rifiuti nella nostra Città.
Gestione, tengo a precisare, i cui limiti non erano tanto negli imprenditori storici ma nel loro inesorabile e progressivo cedere a una politica locale che, gonfiando gli organici per fini clientelari (a voler tacere delle pressioni malavitose) avevano trasformato l’impresa in un grande ente previdenziale(per usare un eufemismo).
La Giunta Italia dopo una gara d’appalto epocale e trasparente, ha avviato la differenziata passando dal 2018 ad oggi dal 5 al 55 per cento, tra le vedove inconsolabili dei cassonetti, ovviamente”.
Granata ricorda poi l’accordo raggiunto con l’Ast per il servizio navette per Ortigia che prima – scrive – costavano alla amministrazione circa 900 mila euro l’anno di manutenzioni”.
Ricorda lo smantellamento del campo Rom, la baraccopoli di Cassibile, gli investimenti sulla rigenerazione urbana della Borgata, della Mazzarrona, di Via Tisia e Via Pitia con progetti iper 56 milioni.
“Abbiamo già bandito importanti concorsi pubblici per colmare i vuoti dell’organico comunale – aggiunge – e ne stiamo per bandire altri che potranno dare spazio a nuove professionalità ma che altresì contribuiranno alla graduale stabilizzazione di molti dipendenti, con una selezione’ basata sul merito”.
Spazio anche nella nota di Granata all’impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale e le prese di posizione contro il racket e contro i veleni industriali e per la difesa del suolo e del paesaggio oltre che dell’acqua pubblica e della intangibilità dei beni comuni.
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