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Siracusa, Marziano: “Un adeguato piano finanziario per la ritrovata Camera di Commercio aretusea”

Siracusa, Marziano: "Un adeguato piano finanziario per la ritrovata Camera di Commercio aretusea"

Sollecito alla Regione anche la razionalizzazione dei costi e per l’annullamento di debiti pregressi

L’on. Bruno Marziano interviene in merito all’emendamento approvato all’Ars che ridà la possibilità alla Camera di Commercio di Siracusa di sganciarsi da quella di Catania. “L’Ente acquisisce nuovamente una  autonomia funzionale, fatto importante per il sistema delle imprese. Nessuno può sottovalutare gli eventuali problemi di carattere amministrativo e finanziario, ma questo non deve fare minimizzare il valore e la portata di questo successo politico. Neanche, mi sembra, lo sminuisca la modalità con la quale si dovrà riorganizzare il sistema delle Camere di Commercio in Sicilia, proprio perché questa decisione afferisce alla Regione dove sono presenti le rappresentanze di tutte le province e dove si può avere una visione d’insieme che eviti altri errori nella definizione del sistema camerale. Sono convinto che in Regione si possa arrivare ad una definizione del sistema che, tenendo autonome le Camere di Commercio delle tre città metropolitane, possa trovare una definizione razionale per le altre sei province siciliane, e che possa essere tale da non determinare la situazione per cui l’una possa prevalere sulle altre, come si è verificato con la Super Camera CT-SR-RG in cui sono sparite le scelte di Siracusa e Ragusa in una logica centralistica da parte di Catania. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, non si capisce perché, ove si dovesse procedere alla vendita delle quote dell’ Aeroporto di Catania, questo non lo possano fare la Camere di Commercio di Siracusa ed il Libero Consorzio, ricavandone dei benefici. Ed in ogni caso con la nuova definizione del sistema camerale in Sicilia si dovrà provvedere ad una razionalizzazione dei costi ed un percorso per liberare le camere di commercio siciliane dai debiti pregressi accumulati dopo le decisioni nazionali che ne hanno ridotto i fondi”.

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