Parole amare quelle dell’agente che è costretto a registrare un’ insofferenza verso la legalità sempre più diffusa
Non solo aggredito fisicamente tanto da riportare la frattura di una costola, ma ferito nell’animo dalle urla di incitamento della folla ai due aggressori. Questo quanto ha raccontato in uno sfogo sui social l’agente della Polizia Municipale che ieri è stato vittima di un’aggressione in corso Umberto a Siracusa solo per aver sanzionato una violazione al codice della strada.
Il suo racconto è preciso: “Nella tarda mattinata di oggi, in servizio di Pronto Intervento della Polizia Municipale, durante un controllo della sosta in Corso Umberto I, sono stato vittima di una ignobile proditoria aggressione da parte di due soggetti inqualificabili: oltraggiato, minacciato, spintonato, sono caduto a terra e sono stato preso a calci.
La mia collega di pattuglia, intervenendo coraggiosamente, è stata offesa e spinta a terra.
Al Pronto Soccorso mi hanno diagnosticato la frattura di una costola”.
La parte squisitamente professionale, lascia poi spazio a quella umana: “Sono dolorante e riesco a fatica a respirare e a parlare, ma ciò che più mi ha fatto male è stato sentire le urla di incitamento della folla ai due aggressori, e le ingiurie all’indirizzo della Polizia Municipale e dell’Amministrazione, sintomo di una insofferenza verso la legalità sempre più diffusa.
Sono parole amare di un agente e di un uomo che facendo appello alla sua positività, alla fine si dice “certo che una Siracusa diversa si può e si debba costruire”.
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