L’Osservatorio ha richiamato il sindaco Italia sull’obbligo, che risale al 2017, di adeguare il Piano regolatore alle prescrizioni del piano paesaggistico
Lo stop dell’osservatorio regionale per la qualità del paesaggio al progetto dell’amministrazione comunale sulla realizzaizone di un impiato polivalente al campo scuola Di Natale al centro di una nota di Salvo Baio:
“Nella narrazione trionfalistica dell’Ammistrazione Italia, l’impianto sportivo polivalente indoor, da realizzare all’interno del Campo Scuola Di Natale, doveva diventare un punto di attrazione dell’atletica nazionale e internazionale. Un fiore all’occhiello, una struttura sportiva unica da Firenze in giù.
Per realizzarlo il Signore del Vermexio – che si è avvalso come consulente del campione di salto in alto, Gibilisco, promosso assessore allo Sport – disponeva dei finanziamenti necessari (oltre 3 milioni e mezzo) e aveva perfino chiesto e ottenuto la modifica del vincolo ricadente in piena area archeologica e bandito un avviso pubblico per la manifestazione d’interesse. Tutto pronto, dunque.
Ma, come dice un vecchio proverbio, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, nel senso che quando si fanno pasticci è difficile evitarne le conseguenze.
Nel nostro caso il pasticcio sta nella modifica del vincolo dell’area archeologica, che a detta dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio, non poteva e non doveva essere fatta.
Senza entrare negli aspetti tecnici e procedurali di una materia molto delcata e complessa come è quella dei Beni culturali, va messo in evidenza come l’unico modo per realizzare l’impianto polivalente dentro il Campo Di Natale – che è un tutt’uno con l’area archeologica su cui grava un vincolo diretto che impedisce qualsiasi manufatto – consisteva nel modificare il vincolo da “diretto” in “indiretto”.
Ed è quello che è stato fatto con tanto di timbri e di nulla osta. A questo punto, a seguito probabilmente di una circostanziata denuncia giornalistica de La Civetta, interviene l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio che fa presto a rendersi conto dell’irregolarità (rectius illegittimità) della procedura seguita ed emette un giudizio tranciante: “Non assentibile”, non ammissibile.
Cos’è se non una clamorosa sconfessione di chi ha istruito e accolto la richiesta di modifica del vincolo per un impianto sportivo? Sicuramente la vicenda avrà un seguito, ma per il momento addio sogni di gloria.
L’Osservatorio ha richiamato il sindaco Italia sull’obbligo, che risale al 2017, di adeguare il Piano regolatore allle prescrizioni del piano paesaggistico. Altra grana.
La nuova Amministrazione Italia non poteva nascere sotto peggiori auspici, a conferma che in materia sportiva e, soprattutto, di beni culturali ha le idee confuse.
Ma non è l’unica gatta da pelare per il nostro riconfermato sindaco, il quale per ora ha l’assillo di trovare una maggioranza in Consiglio comunale, senza la quale è un’anatra zoppa e per di più a rischio di essere impallinata da una pur sempre posssibile mozione di sfiducia.
Da qui la ricerca di transfughi, di consiglieri eletti nelle liste di opposizione e ritenuti disponibili a passare nelle file del sindaco più amato di Siracusa in cambio di un semplice grazie di cuore. Qualche sbandato si trova sempre.
Si dice che al Vermexio qualcuno ci stia provando anche con qualche consigliere del Partito democratico.
Troverà tre grandi no, perché per quanto il Pd sia un partito plurale, abbia al proprio interno sensibilità diverse, se decide che starà all’opposizione, sia Massimo Milazzo che Angelo Greco e Sara Zappulla staranno all’opposizione.
Italia ha avuto un’occasione d’oro per riaprire un canale di dialogo col Pd, l’ha sprecata in modo sprezzante con il diniego all’apparentamento, provocando una ferita difficile da rimarginare. Chi semina vento raccoglie tempesta”.
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