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Tari 2023: a Siracusa la spesa media per una famiglia è di 413 euro (-1,1% rispetto al 2022)

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E intanto da dicembre a Cassibile parte la fase sperimentale di applicazione della tariffazione puntuale che premia chi differenzia meglio

È di 396 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia siciliana, rispetto ai 320 della media
nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi: si va dai 594 euro di Catania (capoluogo di provincia più caro
d’Italia) ai 267 euro di Caltanissetta.

In Sicilia, la tariffa è aumentata del 2,5% rispetto al 2022.

È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva,

L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltmento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.

A Siracusa nel 2023 questa famiglia tipo paga in media una tari di 413  euro, mentre nel 2022 pagava 418 euro, facendo quindi registrare un decremento di -1,1%, piazzandosi al quinto posto in ambito regionale.

E proprio a Siracusa da dicembre parte la tariffazione puntuale, che in via sperimentale per le utenze domestiche partirà a Cassibile chesi presta bene alla sperimentazione in quanto c’è una prevalenza di utenti singoli, a fronte di pochi condomini.

I cittdaini saranno muniti di nuovi mastelli di secco residualecon un codice identificativo. La tariffa per ogni cittadino corrisponderà alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto.

Nei prossimi giorni il personale della Tekra consegnerà casa per casa i nuovi mastelli grigi, quelli per il rifiuto secco.

Il calendario della raccolta non subirà modifiche ma, al momento dei ritiro della frazione indifferenziata, l’operatore peserà il contenuto del sacchetto dal quale dipenderà l’entità dello sconto da applicare a ciascun utente: sarà tanto più alto quanto minore sarà la quantità di rifiuto secco consegnato.

“Occorre – commenta il sindaco, Francesco Italia – un altro passo per diventare una città sempre più sostenibile.

Produrre meno rifiuti –  aggiunge – ha tre vantaggi: migliora l’aspetto delle città, migliora l’ambiente, perché taglia l’inquinamento prodotto dal conferimento in discarica, e consente di pagare meno tributi comunali in funzione della capacità di differenziare i rifiuti”.

 

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