“Aumento delle tasse – evidenzia Baio – che non corrispondono a miglioramento dei servizi”
Bocciatura senza appello per l’amministrazione Italia da parte di Salvo Baio sia sulla vicenda del nuovo regolamento della tassa di soggiorno che sulla decisione di aumentare le tariffe alle soscietà sportive per usufruire si spazi all’interno della Cittadella dello Sport.
Di seguito la nota:
“Non ne fa una giusta. Sulla tassa di soggiorno ha combinato un pasticcio, al punto da suscitare l’ira di Noi Albergatori – un’associazione di categoria che si è quasi sempre schierata dalla parte del sindaco Italia – della Confesercenti di Giuseppe Vasquez e di Territorio Protagonista, guidato da Arturo Linguanti.
Un altro pasticcio lo sta combinando alla Cittadella dello Sport, tanto che numerose società che fruiscono degli impianti sportivi sono già sul piede di guerra e lanciano un grido d’allarme: o l’amministrazione comunale rivede il sistema tariffario o, non potendo aumentare le già alte quote a carico delle famiglie, siamo costrette a chiudere.
Bisogna notare come all’ ingiustificato aumento delle tariffe non corrisponda alcun miglioramento dei servizi di competenza del Comune.
La politica sportiva seguita da Francesco Italia, prima da assessore allo Sport della giunta Garozzo e poi da sindaco, è stata caratterizzata da improvvisazione e incompetenza: basti ricordare il vero e proprio disastro finanziario determinato dalla gestione privata da lui caparbiamente voluta e lo stato di abbandono in cui è stata lasciata la Cittadella in questi ultimi anni.
La Cittadella è un luogo di inclusione, dove i ragazzi imparano a misurarsi positivamente con lo spirito della sana competizione e a sviluppare il principio della solidarietà.
Se anche una sola associazione sportiva, a causa dell’aumento delle tariffe, dovesse alzare bandiera bianca sarebbe una sconfitta per tutti, ma un fallimento per Palazzo Vermexio.
La politica siracusana, specie quella di opposizione, invece di farsi risucchiare nei giochi di palazzo, dovrebbe avere maggiore consapevolezza del proprio ruolo, spingendo l’amministrazione comunale a investire maggiori risorse nello sport per alleggerire gli oneri finanziari a carico delle famiglie degli atleti.
Una delle poche cose che condivido del governo Meloni è l’aver rigenerato il centro sportivo Delphinia di Caivano, con l’obiettivo di farne un luogo di aggregazione sociale, oltre che sportiva.
Quello sportivo è lo specchio fedele dell’insipienza della giunta Italia, ma anche dell’inadeguatezza dell’agenda politica dei partiti, sempre più incapaci di intestarsi battaglie sociali e di proporre soluzioni concrete a problemi reali che riguardano segmenti importanti delle comunità”.
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