Il capoluogo aretuseo fa registrare un valore medio del “Total Tax Rate del 52,4% mentre il “Tax Free Day” scatta il 9 luglio.
“Comune che vai fisco che trovi” è il report 2023 dell’Osservatorio Cna sulla tassazione che riguarda le piccole imprese.
La Sicilia si colloca al 15esimo posto nella classifica nazionale: il valore medio del “Total Tax Rate”, cioè i giorni richiesti ad una attività per pagare le imposte allo Stato, si attesta sul 53,6%, mentre il “Tax Free Day”, ovvero la data a partire dalla quale i profitti si possono ritenere idealmente prodotti per sé e per la propria famiglia, scatta il 13 luglio.
Su scala nazionale il primato appartiene al Trentino Alto Adige con il 47,3%, fanalino di coda è invece il Molise con il 55,3%.
In Sicilia, in riferimento ai capoluoghi di provincia, Siracusa fa registrare un valore medio del “Total Tax Rate del 52,4% mentre il “Tax Free Day” scatta il 9 luglio.
Quindi si pone come terza nella specifica classifica regionale e nella media della tassazione nazionale.
“E’ merito – si legge nella nota di Cna – di interventi nazionali come la deduzione Imu del 100%, l’eliminazione dell’Irap e la rimodulazione dell’Irpef, tutti interventi sollecitati da anni dalla Confederazione e di interventi locali su Tari”.
“C’è molto da fare – affermano i vertici di Cna Siracusa, Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli presidente e segretario – anche per evitare le riduzioni degli ultimi anni.
L’impatto dei maggior costi energetici e di materie prime annullano la percezione di queste riduzioni e il timore di un rialzo nei prossimi mesi è significativo.
Riteniamo fondamentale – concludono – un intervento fortissimo sull’autoproduzione energetica così come un lavoro significativo su agevolazioni mirate per i settori più colpiti dalla maggiorazione dei costi. Fattori imprescindibili per sostenere l’economia reale dei territori”.
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