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Tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, attacco del Raggruppamento di professionisti revocato al commissario Scaduto

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Il Rtp si rivolge al ministro Salvini e alla deputazione regionale siracusana per incontrarli e riferire quanto accaduto in questi mesi

Il Raggruppamento temporaneo di professionisti estromesso dal progetto per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Siracusa interviene sulle dichiarazioni del ministro Salvini e su quelle della deputazione regionale siracusana con quest’ultima che si è schierata a difesa dell’operato del commissario straordinario, il prefetto Giusi Scaduto.

“Le tempistiche della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa – si legge in una nota – sono state fortemente condizionate in negativo dalla condotta del Commissario.

“l Governo – aggiunge – dovrebbe conoscere la dinamica dei fatti, oggetto peraltro di un complesso contenzioso in cui è parte la Presidenza del Consiglio dei Ministri e addirittura di un coinvolgimento delle Istituzioni, volti a dimostrare che, dietro le dichiarazioni di facciata, si nasconde un iter seguito dalla struttura commissariale che appare non solo illegittimo ma anche causa di lungaggini che si sarebbero potute evitare.

La questione – dichiara il Rtp – è al vaglio del Giudice Amministrativo, per cui si rifiuta fermamente qualsiasi sentenza anticipatoria e “politica” – come le scelte di revoca dell’incarico e di avvio di una nuova procedura niente hanno a che vedere con presunte inadempienze.

Anzi, il nuovo incarico – viene ribadito – al di là delle dichiarazioni di propaganda – porterà alla compresenza di tre progettisti diversi per le 3 diverse fasi (il Rtp per il Pfte, uno per il definitivo e un terzo per l’esecutivo) con effetti nefasti sul progetto sotto il profilo qualitativo.

Le scelte commissariali – affonda il colpo il Rtp – hanno inoltre avuto e avranno l’effetto di allungare i tempi di realizzazione, gravati dall’incertezza rispetto ai pronunciamenti che si attendono dalla giustizia e dall’incrinamento della reputazione del nostro Paese anche in sede internazionale.

Se, invece, il Rtp avesse potuto lavorare con tutti i crismi, la progettazione sarebbe stata ultimata nella sua interezza entro il mese di febbraio scorso.

L’estrema semplificazione adottata dopo il presunto inadempimento e gli atti assunti dalla struttura commissariale – dichiara – non sono debitamente motivati, non rappresentano il reale interesse della comunità e rischiano di derogare alla qualità”.

Il Rtp parla poi di “effetti a livello internazionale, data la presenza di una impresa spagnola di primo rango nel Rtp”.

Obiettivo delle critiche del Rtp sono le scelte del commissario che a suo dire avrebbero portato negli ultimi mesi “a un rallentamento, danneggiando la credibilità e la reputazione delle aziende colpevoli di aver osato chiedere chiarimenti (avendo lavorato per 13 mesi senza un contratto firmato), di aver segnalato che le risorse stanziate non sarebbero state sufficienti a garantire ai cittadini la realizzazione della struttura che aspettano da più di vent’anni”.

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