A simboleggiare il momento difficile in piazza è comparsa una bara con un cartello esemplificativo: “Qui giacciono tutti gli imprenditori di Siracusa e provincia. Ne dà il triste annuncio il caro Energia”
Imprese, cittadini, sindaci della provincia di Siracusa questa mattina in piazza per reclamare interventi del governo nazionale e regionale, ma anche da parte dell’Europa contro il caro bollette.
A Largo XXV Luglio si è tenuta questa mattina la manifestazione provinciale promossa da Cna, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative, Casartigiani, CIA, Confesercenti, Confagricoltura, Copagri e Legacoop. QUI LA DIRETTA
Hanno partecipato praticamente tutti sindaci della provincia che, indossata la fascia tricolore, hanno rappresentato ognuno la propria comunità (aziende e cittadini) messa in grave, gravissima difficoltà dai maxi rincari di luce e gas.
E non è ancora finita. A simboleggiare il momento difficile in piazza è comparsa una bara con un cartello esemplificativo: “Qui giacciono tutti gli imprenditori di Siracusa e provincia. Ne dà il triste annuncio il caro Energia”.
Altri aumenti dei costi energetici si profilano già all’orizzonte e potrebbero preannunciare quella “tempesta perfetta” che rischia di mandare a gambe all’aria un intero sistema economico e sociale,giàmesso a dura prova alla crisi pandemica.
Dall’inizio dell’anno le imprese sopportano aumenti del costo dell’energia superiori al 300% e se il Governo non interverrà in maniera determinante, entro la fine del 2022 saranno prevedibili aumenti fino al 500%.
Analoghe difficoltà vivono le famiglie: Codacons prevede per il 2023 una spesa annuale di 4.700 euro per la spesa di luce e gas.
Per non parlare dei Comuni: alcuni hanno già adottato delle contromisure, ma saranno costretti, per far fronte alle spese energetiche, di tagliare servizi ai cittadini e quei Comuni che non sono in dissesto, e che rischiano di finirci.
“No alle rateizzazioni – è stato detto da Rosanna Magnano, presidente di Cna Siracusa – servono soluzioni attraverso interventi straordinari”.
Il 7 novembre la mobilitazione si sposta a Palermo per una manifestazione regionale.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI