Il segreatario generale provinciale della Cgil reclama un modello di turismo sostenibile
“Il turismo a Siracusa, relegato a slogan senza affrontarne lo sviluppo in modo organico”. A dirlo è il segretario generale provinciale dell Cgil, Roberto Alosi.
“In una città come Siracusa, ricca di patrimonio culturale e bellezze ambientali – spiega – il turismo è indubbiamente una risorsa strategica che meriterebbe una gestione ben più attenta e strutturata.
Invece persiste l’assenza di regole chiare su dehors, viabilità, gestione dei rifiuti, inquinamento acustico e parcheggi che- prosegue – continua a creare disagi sempre più gravi per residenti, commercianti e visitatori.
A questo – aggiunge Alosi – si aggiunge il fatto che molti siti archeologici di inestimabile valore versano in
condizioni di degrado, sono chiusi o addirittura irraggiungibili.
Tutto ciò – insiste il segretario della Cgil – non solo compromette la qualità dell’accoglienza, ma mette seriamente a rischio l’identità storica e culturale di Siracusa, già riconosciute a livello internazionale.
È tempo di cambiare approccio – conclude -e costruire un modello di turismo sostenibile, che generi occupazione stabile e di qualità, tuteli il territorio e migliori la qualità della vita di chi a Siracusa risiede tutto l’anno”.
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