Sollecitato “un reale rinnovamento, non solo anagrafico, a prescindere dagli schemi correntizi”
“Il Pd così com’è adesso non è un partito”: a dirlo è Salvo Baio storico esponente del Partito democratico deluso per l’andazzo attuale e che invita ad un cambio di marcia, passando dalla riorganizzazione del gruppo dirigente nel segno dell’unità. Di seguito il suo intervento.
“Passano i mesi ma il Partito democratico siracusano continua ad essere senza un gruppo dirigente che lo guidi e che decida.
Ogni tanto i referenti delle varie aree, cioè delle correnti, si riuniscono per decidere cosa fare, ma puntualmente l’unica decisione che prendono è quella di rinviare.
Sento parlare di subcommissario, che sarebbe il vice del commissario che è il senatore Antonio Nicita, o addirittura di subcommissari, cioè di un gruppo ristretto di ‘dirigenti’ che dovrebbero affiancare il commissario.
Una specie di organismo transitorio che dovrebbe guidare il Pd da qui al congresso provinciale, il quale se tutto va bene si svolgerà nell’autunno del prossimo anno.
Da quando si è dimesso il segretario provinciale Salvo Adorno, il Pd è rimasto acefalo: non c’è la direzione provinciale, non c’è la segreteria provinciale, non ci sono i responsabili tematici. Possibile che non ci si renda conto che un partito così non è un partito?
Qualcuno del gruppo dirigente provinciale ha seguito le vicende di Lentini dove l’Amministrazione comunale è entrata in crisi e si è formata una nuova maggioranza che tiene fuori i partiti della sinistra?
Qualcuno si sta occupando a nome del partito di come affrontare le elezioni a Pachino?
Ma soprattutto ci si sta ponendo il problema di come formare un nuovo gruppo dirigente, che sia espressione di un reale rinnovamento, non solo anagrafico, a prescindere dagli schemi correntizi?
Se si ha intenzione di affrontare il prossimo congresso sulla conta delle tessere, avremo due mezzi partiti contrapposti.
Questo nuovo gruppo dirigente deve venir fuori da una assemblea finalizzata a riorganizzare il partito, a rimetterlo in sintonia con i problemi della società.
Lo sforzo che deve fare Antonio Nicita è quello di unire il Pd sulla base di una piattaforma politica e programmatica, di un registro comunicativo che faccia conoscere tempestivamente il punto di vista del partito sulle varie questioni.
Nicita sta facendo un ottimo lavoro come parlamentare, ma non si può caricare sulle sole sue spalle, e a tempo indeterminato, tutto il peso del partito”.
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