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Un’Ortigia brava e determinata si aggiudica il derby con la Nuoto Catania

Un'Ortigia brava e determinata si aggiudica il derby con la Nuoto Catania

Biancoverdi sempre terzi, ma aumenta il distacco sulla quarta: il Savona è a tre punti di distanza

L’Ortigia espugna la difficile piscina “Scuderi”, aggiudicandosi il derby contro la Nuoto Catania al termine di una prova molto positiva.

Gli uomini di Piccardo entrano in acqua concentrati, portandosi sul doppio vantaggio (a segno Vidovic e Di Luciano), subito rimontato dalla doppietta di Privitera.

Il match, a quel punto, si mette in equilibrio, con le due formazioni che rispondono colpo su colpo fino al 4-4 di fine parziale.

Nel secondo tempo, dopo il +1 dell’Ortigia, gli etnei aumentano la pressione e riescono a ribaltare il risultato e a portarsi a due lunghezze di vantaggio (da segnalare una prodezza di capitan Torrisi, che strappa gli applausi del pubblico).

Il 5 metri di Ferrero, tra i migliori in acqua oggi, tiene però i biancoverdi attaccati al match: 6-7 all’intervallo lungo.

Nel terzo tempo, l’Ortigia aumenta il ritmo e diventa spietata in avanti. I biancoverdi mettono la freccia con le doppiette di Ferrero e Ciccio Condemi e le reti di Vidovic e Rossi, vanificando i gol di Camilleri (doppietta) e Riccardo Torrisi.

Gli ultimi 8 minuti sono un monologo dell’Ortigia, che in difesa non lascia più spazio agli etnei e in avanti macina gioco e gol, sfruttando anche le ripartenze.

Il finale è un netto 17-11 che vale tre punti pesanti. L’Ortigia è sempre terza, ma aumenta il distacco sulla quarta: adesso è il Savona a seguire, a tre punti di distanza, mentre il Telimar scivola al quinto posto, a quattro lunghezze.

Ora, testa alla Coppa Italia. Venerdì pomeriggio, a Genova, quarti di finale contro il Posillipo.

Nel dopo partita, il tecnico Stefano Piccardo: “Sono contento perché la mia squadra ha dato prova di grande maturità.

Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile e che si sarebbe decisa nei due tempi finali. Siamo stati bravi a resistere alla loro veemenza nella prima parte del match.

Fare 17 gol alla “Scuderi” significa che abbiamo prodotto tanto. Peraltro, con una ventina di espulsioni subite e quattro giocatori fuori, è difficile giocare e tenere percentuali basse a uomo in meno, anche se credo che, guardando le statistiche, abbiamo giocato bene a uomo in meno, ma male la fase a uomini pari.

Ciò detto, oggi i ragazzi hanno giocato una partita intelligente, perché non era semplice venire qui e imporsi con uno scarto così ampio. Faccio comunque i complimenti alla Nuoto Catania, che ha fatto una bella gara”.

A fine gara parla anche Simone Rossi, difensore dell’Ortigia, che individua nel terzo parziale il momento decisivo: “Eravamo consapevoli che avremmo dovuto contenerli nei primi due tempi.

Loro hanno qualità, ma forse sono un po’ corti negli uomini e questo fa sì che manchi un po’ di freschezza nelle ultime due frazioni, quindi sapevamo di dover mantenere alto il ritmo dal primo al quarto tempo.

Ci è andata bene, perché siamo rimasti vicini fino all’ultimo minuto del terzo parziale, quando abbiamo fatto il break decisivo, per poi dilagare nel quarto tempo ”.

L’Ortigia è stata molto brava anche ad adeguarsi a un arbitraggio che ha fischiato molto, con tante espulsioni da una parte e dall’altra: “Bisogna adattarsi – conclude Rossi – a quello che è ormai è il metro arbitrale, con tante espulsioni, elemento che va a discapito dei difensori, ai quali viene concesso poco”.

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