Biancoverdi costretti a vincere sabato prossimo a Genova, per guadagnarsi la possibilità di giocare la bella a Siracusa
Una brutta Ortigia, nervosa e imprecisa in attacco, cade in casa contro il Quinto, nella gara 1 di semifinale dei Play-off per il 5° posto.
Prestazione molto negativa per i biancoverdi, privi di lucidità in fase offensiva, dove soffrono la buona difesa dei liguri e sprecano una quantità enorme di azioni con l’uomo in più. .
Alla fine del match saranno solo 3 su 19 quelle concretizzate, comprese anche due doppie superiorità fallite.
Il Quinto, dal canto suo, ha messo in difficoltà l’Ortigia, chiudendo gli spazi e mostrando maggiore freddezza in fase offensiva, soprattutto nei primi tre tempi.
Nel primo parziale, l’Ortigia è costretta subito a inseguire, dopo la rete iniziale di Panerai in superiorità. Andrea Condemi agguanta il pari a due minuti dalla fine del tempo, ma venti secondi dopo arriva il nuovo sorpasso con Di Somma.
Nella seconda frazione, Nora segna l’allungo ma, nel finale, Di Luciano (a 1’38) e Francesco Condemi (a 0’39), entrambi con l’uomo in più, fissano il risultato sul 3-3 a metà gara.
Nel terzo tempo, si segna solo in superiorità. I liguri partono subito bene e approfittano dello stato di confusione dell’Ortigia, scappando a +3 con la doppietta di Guidi, inframezzata dalla seconda rete personale di Panerai.
I biancoverdi accusano il colpo, ma ancora Andrea Condemi, a 37 secondi dalla fine, rimette in partita i suoi.
L’ultima frazione è dura, le squadre appaiono stanche, il Quinto si difende e non riesce più a pungere in attacco.
L’Ortigia, con una bella entrata di Rossi, segna il -1 quando mancano ancora più di quattro minuti al termine del match.
Ma da lì alla sirena non si segna più e alla fine la spunta il Quinto per 6-5. Adesso, l’Ortigia sarà costretta a vincere sabato prossimo a Genova, per guadagnarsi la possibilità di giocare la bella a Siracusa.
A fine gara così Stefano Piccardo, allenatore dell’Ortigia: “Abbiamo giocato una fase del gioco malissimo, che è la superiorità numerica.
Comunque, la responsabilità della sconfitta è sicuramente la mia, perché dovevo cercare di porre rimedio alla situazione.
Ora ci rimbocchiamo le maniche e pensiamo a sabato prossimo, quando andremo a giocare gara 2 a Genova”.
Un’Ortigia irriconoscibile in attacco, con tanti errori gratuiti nella circolazione di palla: “Sono quelle partite in cui tu attacchi in maniera scomposta e non riesci a segnare, poi a loro va bene una cosa, un uomo in più, una deviazione che porta al gol.
Ma la responsabilità è prima di tutto nostra. Alla fine abbiamo avuto anche la possibilità di riprenderla e portarla ai supplementari e abbiamo sbagliato, però c’era anche la possibilità di vincerla prima. Bisognava lavorare meglio prima in certe situazioni”.
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