Il Movimento annuncia una pubblica manifestazione per fine ottobre sulla vicenda
Nuovo allarme lanciato dal direttivo politico di “Oltre. Movimento per la Rigenerazione” sulla questione “veleni industriali”.
Oltre in particolare stigmatizza il silenzio delle forze politiche cittadine sugli ostacoli e sulle “interferenze”relative alla grande inchiesta sui veleni indistriali del depuratore consortile”.
“Bene ha fatto il gip del Tribunale di Siracusa, Salvatore Palmeri, – si legge in una nota a firme di Fabio Granata,
Paola Di Gregorio, Fausto Consiglio, Marco Mastriani, Maria La Pira e Salvo Corso – a revocare l’incarico ai tre consulenti incaricati, Giuseppe Mancini, Alfredo Pini e Emilio Napoli, nominati il 6 dicembre dello scorso anno per apppprofondire il disastro ambientale causato dal depuratore Ias di Priolo, consentendo così di aprire la strada al doveroso accertamento delle responsabilità.
La decisione di rimuovere dall’incarico i periti – continua il documento – trae origine da una relazione della Procura relativa ad un incontro avvenuto nel gennaio scorso tra uno dei periti, Mancini, con un manager della Sonatrach, società coinvolta nell’inchiesta alla presenza di un imprenditore, quest’ultimo non indagato nell’ambito del procedimento della procura siracusana.
Alla base della revoca dell’incarico anche per gli altri due periti, invece – riferisce il direttivo – ci sarebbero ragioni connesse soprattutto alla lentezza nello svolgere gli accertamenti richiesti.
Dopo aver assistito alla ‘copertura’ politica a legislativa, in sede parlamentare, della vicenda e in attesa del processo ostacolato e rallentato in ogni modo – conclude il direttivo politico di Oltre – ribadiamo il nostro sostegno ai magistrati di Siracusa”
Il direttivo, infine, annuncia una pubblica manifestazione per fine ottobre “per rompere il silenzio sulla gravissima vicenda”.
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