Secondo il segretario bisogna “accelerare sulla bonifica, sull’ammodernamento tecnologico, sull‘applicazione rigorosa di prescrizioni e su una progettazione seria di trasformazione industriale
“L’area industriale rischia la paralisi a seguito delle ultime novità sulla vicenda Ias. A dirlo è ilsegretario generale Provinciale della Cgil Siracusa, Roberto Alosi.
“Il depuratore consortile, ritenuto dai magistrati inadatto a trattare i reflui industriali e non in grado di soddisfare il lungo elenco di prescrizioni indicate dall’amministrazione giudiziaria – scrive – va, in buona sostanza, messo fuori uso.
E se le imprese non possono più sversare da nessuna parte, le raffinerie non possono restare accese. Allo stesso modo non potranno essere più sversati i reflui civili di Priolo e Melilli.
Uno scenario drammatico – prosegue Alosi – con importanti responsabilità dei governi nazionale e regionale.
E drammaticamente contingentato è il tempo che rimane per affrontare gli aspetti fondamentali dell’intera questione industriale del nostro Polo nell’ambito di una visione comune e di prospettiva futura ecocompatibile per l’intera area.
All’orizzonte -fa notare il segretario – si profila una divergenza di vedute fra Governo e Magistratura e una via d’uscita non avvistata velocemente può paralizzare l’intero assetto industriale.
Occorre accelerare la bonifica, l’ammodernamento tecnologico, l‘applicazione rigorosa di prescrizioni e una progettazione seria di trasformazione industriale in vista di un graduale e progressivo processo di decarbonizzazione.
Da parte nostra – conclude Alosi – da mesi chiediamo di sapere quali scelte di politica industriale intendono mettere in campo il Governo nazionale e regionale, quale cronoprogramma di trasformazione, ma non abbiamo ancora ricevuto risposte”.
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